Non c’è posto al mondo che io ami più della cucina. Non importa dove si trova, com’è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene. Se possibile, le preferisco funzionali e vissute […]. Con un frigo enorme pieno di provviste che basterebbero tranquillamente per un inverno, un frigo imponente, al cui grande sportello metallico potermi appoggiare. E se per caso alzo gli occhi dal fornello schizzato di grasso o dai coltelli un po’ arrugginiti, fuori le stelle che splendono tristi. Siamo rimaste solo io e la cucina. Mi sembra un po’ meglio che pensare che sono rimasta proprio sola.
Mikage, protagonista del romanzo Kitchen (1988) di Banana Yoshimoto, mangia gli onigiri, polpette triangolari di riso farcite con vari ripieni e coperte da un’alga nori. Il cibo condiviso è, per antonomasia, la ricetta della felicità. Cucinare per le persone alle quali si vuole bene significa impegnare del tempo pensando ai loro gusti, al loro benessere. E un tocco di arte nel guarnire piatti per il momento conviviale non è mai abbastanza. E con il sushi non possiamo non essere in Giappone, nel cuore di una cucina in cui si respirano i ricordi di una familiarità ormai perduta, rifugio per ripararsi dal dolore, unica certezza in una vita fatta di affetti abbandonati e perduti.
Dopo la morte della nonna – con la quale la ragazza ha vissuto dopo la scomparsa dei genitori avvenuta quando era solo una bambina, Mikage si ritrova sola al mondo: deve lasciare la casa in cui abita e trovarne un’altra, ricominciare a studiare e riorganizzarsi una vita. Arriva in suo aiuto Yuichi Tanabe, factotum part-time del fioraio dal quale si serviva abitualmente la nonna di Mikage, molto affezionato all’anziana signora. Yuichi invita la ragazza a trasferirsi momentaneamente a casa sua, per prendersi il tempo che le serve per ricominciare. Inizia così per Mikage la convivenza con il giovane e timido Yuichi e la bellissima transgender Eriko, prima padre e poi madre del ragazzo. Passa del tempo: Mikage ha lasciato gli studi per fare del suo amore per la cucina una professione ed è diventata un’apprendista chef. Ha cambiato casa già da diverso tempo, quando improvvisamente Yuichi torna nella sua vita. Adesso è lui ad aver bisogno del suo aiuto per vincere la solitudine e il vuoto che si sono creati dopo la scomparsa di Eriko, assassinata da un ammiratore sconvolto dopo la scoperta della doppia natura sessuale della donna. Da questo nuovo incontro di due solitudini nasce una timida e complicata storia d’amore…